25 marzo 2017: Parole che curano l’anima


poesia circolo

La Sardegna e la Poesia
Perché la poesia?
La poesia nasce con l’uomo, e in fondo tutti siamo poeti, soprattutto quando siamo bambini, o meglio adolescenti, quando le emozioni prendono il sopravvento. Perché poche parole incidono un solco, e ogni parola ha il potere di evocare un’emozione, un ricordo, uno stato mentale. In breve ogni parola evoca un’esperienza. A volte basta una parola per infiammarci e far emergere la rabbia. Altre volte basta una parola per confortarci e farci sentire meno soli o meno addolorati. Ecco questa è la funzione della poesia, “una cura attraverso le parole”. E cosi Hillman (psicoanalista Junghiano) in una sua ultima intervista dichiarava che le parole sono come cuscini, messe nel modo giusto alleviano il dolore.
La poesia è presente in Sardegna da diversi secoli, le prime notizie sono riportate, nel 1787 da Matteo Madao che cita la “Poesia estemporanea sarda”. E sul finire del secolo si svolgono le prime gare poetiche in pubblico. Ecco la poesia è inscritta nel DNA della nostra gente, le parole che curano, le parole che sostengono, le parole che allietano.
Il circolo quattro mori ha voluto onorare “Gli avi” con questo primo incontro di Poesia. E chi meglio dei ragazzi, nel fiore degli anni, quando le emozioni sono a fior di pelle, possono incarnare il ruolo di sacerdoti!
Sabato 25 marzo alle ore 17,00 saranno presenti al circolo un gruppo di studenti della scuola media statale Alessandro Magno capitanati dalla Professoressa Venere Cesareo, per tutti i soci che vorranno farsi cullare dalle “Parole che curano l’anima”.
Patrizia Salis

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